domenica 14 giugno 2009

ragazzi siamo tornati 70 anni indietro.....prepariamoci credo che Piazzale Loreto sia vicino!

Italia 2009: nascono le ronde nere,
compagne di strada delle ronde padane

Il Pd: colpo al cuore della democrazia, fermare questo delirio
L'Idv: il governo faccia marcia indietro


ROMA (13 giugno) - Il loro ispiratore, Gaetano Saya, leader del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale, due giorni fa ha dichiarato in un'intervista a PeaceReporter che non c'entrano niente con il fascismo e che è sbagliato tirare in ballo la Costituzione e il divieto di ricostituzione del partito fascista in essa contenuto.

Ma le Ronde Nere
, neonata espressione su strada del Partito Nazionalista italiano, quello ricordano e, checché se ne dica, a quello si ispirano, a partire dalla divisa che indosseranno gli autocertificati (finora) 2.100 volontari della Guardia nazionale italiana: camicia grigia, pantalone grigio con banda nera laterale, scarpe nere, cinturone di pelle nera con spallaccio, fascia nera con il simbolo della ruota solare, fascia da polso nera con sovraimpresso "Grande Italia - Risorgi Italia". Non manca il basco con aquila imperiale romana. Non esattamente una divisa da boy scout, quella prevista dal "regolamento".

Che per ora sdogana un'eccezione, giustificata con la crisi economica: dunque pettorina di nylon color caki e cappellino con la ruota solare e la scritta G.N.I.

A Milano ne è stata invece presentata un'altra versione, modello camicie brune: pantaloni neri con banda gialla, cappello rigido con visiera nero, kepi nero o kaki, entrambi con aquila Imperiale Romana (rigorosamente maiuscolo) e bottoncino tricolore o ruota solare, camicia caki o senape con la solita aquila imperiale romana sul braccio sinistro, bandiera Italiana sul braccio destro, ruota solare incandescente con fascia sul braccio sinistro, sull'avambraccio sinistro fascia divisionale con ricamata la scritta individuale dei vari gruppi di appartenenza. Sul pettorale destro scudetto con la scritta "Giardia nazionale italiana - Per servirvi e proteggervi" (il "To serve and protect" di americana, democratica memoria), giubbotto in pelle nero o giacca a vento color nero o kaki, cinturone nero con spallaccio, cravatta nera, scarponcini neri o stivali. Insomma, modello guardia nazista dell'Illinois, per chi ricorda i Blues Brothers.

Opereranno in tutta Italia queste ronde nere, grazie al disegno di legge sulla sicurezza voluto dal governo Berlusconi, che autorizza le ronde di cittadini, pronti a pattugliare le strade 24 ore su 24, affiancando le ronde padane, non appena sarà in vigore la legge. Le ronde nere sono state presentate questa mattina a Milano, durante il convegno nazionale dell'Msi. Il presidente nazionale è Maurizio Correnti, alpino in congedo, mentre il comandante generale è Augusto Calzetta, già colonnello dei carabinieri.

Siamo una Onlus, niente politica. Naturalmente i dirigenti della formazione che sa tanto di paramilitare rovesciano fiumi di parole per tranquillizzare su appartenenza, ruolo e obiettivi: «La nostra funzione sarà esclusivamente di segnalazione, per comunicare qualsiasi problema alle forze dell'ordine - spiega Giuseppe Giganti, coordinatore nazionale delle Guardie - Costituiamo una Onlus, inquadrata come Protezione civile, a cui tutti possono accedere, anche chi è di sinistra perché la politica non c'entra».

Dei 2.100 volontari, il 30% sono ex appartenenti alle Forze dell'ordine, dislocati dalla Lombardia alla Sicilia, con un'ottantina di iscritti a Milano e provincia. Assicurano di non avere alcun pregiudizio razziale perché «che sia un italiano o un extracomunitario a creare problemi non fa differenza», né simpatie verso il fascismo, «un'ideologia anacronistica che fa parte della storia», dice Giganti. Simboli e divisa «dicono chi siamo, allo stesso modo di polizia e carabinieri, e servono a essere riconosciuti come ronde, non per spaventare, altrimenti siamo pronti a modificare l'abbigliamento» precisa Roberto Guerra, coordinatore delle Guardie di Genova.

Sosteniamo Berlusconi, buoni rapporti con la Lega. A livello politico, l'Msi (insieme al nascente Partito Nazionalista Italiano che rimarrà però legato solo al Nord Italia) punta ad affermarsi come «la nuova destra conservatrice di Berlusconi che in Italia è tutta da rifare - spiega la neopresidente nazionale Maria Antonietta Cannizzaro, moglie di Saya - Sosteniamo il Pdl e manteniamo buoni rapporti con la Lega, con cui condividiamo tante idee e speriamo di collaborare».

Minniti: un colpo al cuore della democrazia. «Come volevasi dimostrare. Adesso arrivano le camicie grigie promosse dal Movimento Sociale che si affiancano alle camicie verdi». Così Marco Minniti, responsabile sicurezza del Pd, stigmatizza la notizia delle nuove ronde con divise e simboli dell'estrema destra, presentate oggi a Milano dall'Msi. «L'idea che il controllo del territorio - prosegue - possa essere affidata ad associazioni, milizie che si identificano con un colore politico, è un colpo al cuore e ai principi di ogni democrazia liberale». Il deputato democratico conclude augurandosi che qualcuno «fermi questo sconcertante delirio».

La magistratura indaghi. «La notizia che Gaetano Saya, fondatore del Nuovo Msi, ha già predisposto le truppe della sua Guardia nazionale italiana, è di quelle che fanno rabbrividire», dice Emanuele Fiano, membro Pd del Copasir. «Tutto nello stile della loro divisa, nelle camicie, nelle fasce e nei colori che useranno ricorda le milizie fasciste e naziste degli anni Trenta. Ma la strada per queste milizie paramilitari l'ha indicata il decreto sicurezza, e chi l'ha pensato, votato e acclamato, ora si preoccupi del risultato ottenuto. Mi auguro che la magistratura indaghi sulla natura di questa organizzazione per verificarne la sua costituzionalità e per evitare che l'Italia diventi il teatrino triste e pericoloso dei nostalgici di un tempo passato».

Idv: il governo faccia marcia indietro. Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, dice che «a Milano è avvenuto un fatto gravissimo e pericoloso. Le camicie grigie presentate dall' Msi ricordano le camicie nere e quelle di Ernst Rohm, che fondò le Sa, da cui nacquero le Ss. Le ronde dell'Msi rievocano la più terribile pagina della storie europea dell'ultimo secolo». Secondo Donadi «è un' offesa alla nostra storia ed alla democrazia» e «questo episodio rende ancor più evidente che il testo sulla sicurezza che legittima le ronde è sbagliato e che si sta avverando quanto avevamo previsto: il proliferare di gruppi d'azione di ispirazione politica. Alla luce di questo episodio il governo deve fare marcia indietro. La sicurezza dei cittadini deve essere garantita dalle forze dell'ordine, cui vanno destinati più fondi. Le ronde sono inutili per tutelare i cittadini e pericolose».

Gentilini: ci saranno anche quelle rosse. «Mai sentite, ma se ci sono le ronde padane ci saranno anche le altre»: così il vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini commenta l'annuncio delle ronde nere. «Non è una prerogativa padana - ha dichiarato - il disegno di legge sulla sicurezza parla di ronde, non di ronde padane. Ci vorrà una legislazione supplementare che specifichi le condizioni, le norme, le modalità, al momento non c'è ancora una legislazione precisa. Dovranno derivare da polizia, carabinieri, non mi meraviglierei che ci fossero anche le ronde rosse: io non sono un indovino, vedremo lo sviluppo. Ma non possiamo prendere dei ragazzini e mettergli una giubba nera, verde, rossa». In ogni caso, sottolinea, «saranno sotto il prefetto: io sono un cultore della legge e seguo la legge». Circa l'Msi, Gentilini ammette: «l'estrema destra non so più cosa sia. Certo non è più la destra di Almirante, che era un vero capo. Poi le vicende hanno portato perfino ad annullare Alleanza Nazionale. Pace all'anima sua».

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